martedì 21 gennaio 2014

Torno a parlare del Movimento 5 Stelle

Qui sui monti non riusciamo a prendere la sette.
Quindi  ieri non ho potuto guardare né Augias né di  Battista intervistati dalla Bignardi .  Tra l’altro non credo che li avrei visti neppure se fossi stata a Pisa, son troppo popolana per divertirmi con quella trasmissionecosì salottiera, io son tipo da “chi l’ha visto” e poi la sera c’ho da giocare a carte con Fabrizio, e non è impresa facile vincere con uno che sa contare il 48!.
Però stamani sulla pagina di mio fratello mi son guardata il video di Di Battista e quello di Augias, e mi son letta anche tutti i commenti a seguito, poi mi son andata a leggere i commenti di alcuni seguaci di Grillo che commentavano questo suo post :


E mi sono guardata anche questo:


Insomma per un sabato piovoso mi pare sufficiente.
Per cercare di farmi passare il giramento di coglioni ho cucinato, ho mangiato, ma niente da fare, così ho deciso di tornare a scrivere.
La politica ha il compito di gestire la cosa pubblica, in democrazia si deve anche avere la capacità di mediare tra interessi contrapposti, salvaguardando le minoranze.
Beppe Grillo e seguaci sostengono che non hanno intenzione di appoggiare nessun governo che non sia loro.
Non sono neppure disposti ad appoggiare iniziative o proposte di legge che provengano da altri partiti politici.
 L’intento dichiarato di Grillo e seguaci è quello di mandare il più presto possibile tutto a puttana, in modo tale da risvegliare le coscienze dei cittadini   ed ottenere il maggior numero di voti, al fine di ottenere quell’ampia maggioranza che consenta loro di governare da soli.
 Onestamente non mi importa un cazzo se i 5 stelle  giustificano questo rifiuto a collaborare, questa decisione di non votare neppure quelle leggi che potrebbero anche condividere, perché  secondo loro gli altri partiti rappresentano il vecchio marciume fatto di ladri appiccicati alle loro poltrone.
Perchè questa di Grillo è una deriva totalitarista che mi fa molta paura. E come tutti i totalitarismi non può trovare ragione di essere nel ragionamento , nella valutazione e il confronto delle idee, ma nasce e cresce nella gestione emotiva dello scontento dei “cittadini”
“I politici son tutti ladri”è una frase che è diventata un dogma, in culo al fatto che ci sono anche politici onesti, così come “destra e sinistra son la stessa cosa", facendo finta che non ci sia alcuna  differenza tra chi caldeggia un liberalismo sfrenato e chi pensa che debba esistere uno stato sociale che si occupi anche di chi non può essere produttivo.
Grillo e seguaci si attribuiscono un’aurea di purezza e giustizia che a me pare solo fuffa.
Quelli del movimento sono i buoni, i bravi perché l’hanno deciso loro, un po’ come Berlusconi quando diceva ai suoi sudditi televisivi “io sono innocente e voi dovete credermi perché sono io a dirvelo.
Quelli del movimento non rubano perché portano gli scontrini,  e questo basta per autodefinirsi i paladini dei cittadini.
 Ma come si fa a dire seriamente “noi facciamo gli interessi dei cittadini”?
Quando io ero giovane ero di estrema sinistra, e portavo avanti quelli che  ritenevo fossero gli interessi degli operai e degli sfruttati. Ovviamente erano interessi contrapposti a quelli dei loro padroni. I 5 stelle invece fanno gli interessi dei cittadini? Ma di quali cittadini mi chiedo io?
Cittadino è mia figlia diciottenne che sarebbe senz’altro d’accordo col reddito di cittadinanza, ancora più d’accordo se  oltre a quello fosse prevista anche una cannetta quotidiana e un paio di birrine.
E cittadini sono coloro che non vogliono i campi Rom e dicono no allo ius soli , e lo sono pure quelli che credono che si debbano salvaguardare le nostre radici cattoliche.
 Cittadina sono anch’io, che credo che le radici le debbano avere gli alberi e non gli esseri umani e spero in una società multietnica.
 Parlare di interesse dei cittadini è fuffa , demagogia, serve a soddisfare la pancia ma non ha nulla a che vedere col cervello
Ma forse Grillo e seguaci non hanno una gran passione per il ragionamento, e mi pare che amino molto il pensiero semplice che  crea pochi problemi e  consente  di puntare il ditino sulle colpe degli altri regalandoci facili assoluzioni.
Basta pensare alle varie proposte che vengono presentate, referendum per uscire dall’euro, dichiarazioni come “noi il debito pubblico non lo paghiamo ecc”. E niente imu e reddito di cittadinanza, .
E chi non sarebbe d’accordo, ? Bisogna però stoppare lì il pensiero e  non perdere tempo a chiedersi dove si possano trovare i fondi, o inventarsi che basti tagliare gli stipendi ai politici e non acquistare gli f 35
Mi viene in mente una manifestazione di tanti anni fa, fatta  in solidarietà a una bambina rom che aveva perso una mano e un occhio grazie a una bomba nascosta in una bambola (o un libro) che le era stata regalata mentre chiedeva a un semaforo .
Alla testa del corteo c’erano i centri sociali, dietro un po’ distaccati un centinaio di rom.
Quelli dei centri sociali gridavano slogan tipo “pagherete caro pagherete tutto!” oppure gridavano il nome della bimba e dopo in coro “ti vendicheremo”.
I rom seguivano in silenzio.
Io me ne stavo nel mezzo, tra i due gruppi.
Improvvisamente, nel vedere quella divisione interna al corteo, mi prese un gran giramento di coglioni, allora andai sul muso di quelli che urlavano e iniziai a gridare a mia volta “ e come farete a vendicarla?” e  “chi dovrà pagare caro?” e “cosa avete intenzione di fare per fargli pagare tutto?”.
Quella volta non presi gli schiaffi , si limitarono a rivolgermi i loro comprensibili “ma che cazzo vuoi?” e “chi è questa cretina?”.
 Ancora oggi quando sento alcune dichiarazioni dei 5 stelle mi tornano a mente quegli slogan lì, e mi chiedo se davvero siamo diventati così scemi da accontentarci di avere risposte tanto semplici di fronte a problemi così complessi
.E sì, probabilmente siamo proprio così scemi, altrimenti non si spiegherebbero  i commenti che ho letto oggi:
alle dichiarazioni di Augias ben pochi si son sforzati di rispondere controbattendo con idee,  s’è preferito dargli del “vecchio trombone” o “intellettuale della Kasta”
Non si spiegherebbe nemmeno quell’orribile manifesto dove accanto alla foto della Bignarda (accusata di esser nuora di Sofri, noto mandante dell’omicidio Calabresi) è stata contrapposta  quella di  Di Battista in mezzo a un nugolo di bambini (ovviamente di colore scuro)
Tanto perché la ggente capisse subito chi fossero i buoni e chi i cattivi, e lo capissero grazie alla strizza di pancia, e non al ragionamento.
Non voglio parlare qui dello schifo dei commenti sessisti rivolti alla Boldrini, mi basta “la manderei al campo rom e la farei trombare dal capo” per mandare in culo la mia buona educazione borghese e cominciare a menare cazzotti.
Ma non venitemi a dire che Grillo non è responsabile di quei commenti, quando proprio lui li ha sdoganati usando un linguaggio che volutamente parla solo alla pancia
Quanto gli piace, ad esempio ,considerare come un merito quello che in realtà è soltanto un dato anagrafico , e come si soleva fare  nella migliore tradizione fascista,  eleva la gioventù al rango di un mito” . Non ci stupiamo allora se tra i suoi seguaci ci sono anche coloro che usano la fava come se fosse un manganello.
 Grillo è un gran furbacchione, e sa che andando a toccare l’emotività può avere molto più consenso che parlando al cervello.
Il linguaggio emotivo in politica è facile.
La ggente ha bisogno di sentirsi partecipe, di essere vista, e allora ecco Di Battista che dice che loro son democratici perché la riforma elettorale la fanno scegliere ai cittadini.
E pensare che io ho sempre votato nella speranza che le leggi,così  come la riforma elettorale venissero fatte da qualcuno un po’ più preparato di me, magari con qualche nozione di diritto costituzionale in più di quelle che possa avere io!
E invece mi sarebbe bastato passare a bere un caffè dalla mia vicina di casa , madre di tre figli, e la legge elettorale sarebbe stata presto fatta.
La politica  non dovrebbe cavalcare lo scontento bensì dovrebbe essere capace di trasformarlo in risposte razionali.
 Purtroppo più siamo stati abituati a tacere il nostro sentire, educati sin da piccoli ad ammaestrare le nostre emozioni per adeguarle a quelle dei nostri padri e più cerchiamo di tirarle fuori, anzi di farcele tirare fuori, in quegli ambiti dove invece non dovrebbero assolutamente stare.
La politica non ha il compito né di farci sognare né di farci sentire vivi, ha solo quello di gestire al meglio la cosa pubblica. Per questo la politica spesso è noiosa.
Sognare dovrebbe essere un compito nostro, non delegato al primo comico urlacchione che capita.
Ma imparare a dare ascolto alle emozioni nella nostra vita personale è un compito assai faticoso,.
È molto più facile sentirsi dalla parte dei buoni giusti e puri semplicemente accusando gli altri, i non noi, di essere brutti ladri e cattivi anziché cercare di impegnarsi davvero vivendo in un modo migliore.
I ladri, son sempre e solo gli altri, noi c’abbiamo il passaporto dei buoni, perché l’abbiamo deciso noi, e perché conserviamo gli scontrini o ci siamo ridotti lo stipendio di parlamentari.
Anch’io penso che ridurre lo stipendio e i privilegi dei politici sia un atto doveroso in un momento di crisi, ma so anche che la crisi non dipende da questo né si risolverà per questo
Eppure i 5 stelle danno a questa scelta una valenza enorme.
Questa scelta non serve a risolvere la crisi, ma serve senz’altro a parlare alla pancia della gente,  a ribadire il concetto che loro son dalla parte dei giusti. Pochi si chiedono se beccarsi 3000 euro il mese per stare a sedere sui banchi e fare ostruzionismo non sia comunque un furto.
C’è una domanda che da un po’ di tempo mi frulla in testa,. Ma se Grillo e seguaci son davvero Giusti e Puri, perché nessuno si chiede cosa ci sia di  etico nel guadagnare 4 milioni di euro in un anno?
LA risposta di Grillo la conosco già: lui quei soldi se li è guadagnati col suo lavoro, senza essere stipendiato da nessuno, e son frutto del sudore della sua fronte, ma la mia domanda sta proprio lì. Cosa c’ha di diverso il sudore della fronte di Grillo da valere 4 milioni di euro rispetto al sudore di Tania (la badante della mia mamma ) che invece arriva a stento a poco più di undicimila euro l’anno?
Perché i Giusti e i Puri non propongono una legge dove  chi guadagna più di quanto tutta la media di Cittadini potrà mai guadagnare neppure lavorando per tutta la vita venga tassato almeno al 70%?
Siamo Giusti e Puri sempre oppure no?
PS Non provo alcuna simpatia per Renzi, anzi, mi sta parecchio sul culo quando fa il “son toscano e son simpatico” , ma onestamente me ne sbatto i coglioni.  Tra l’altro mi importa una sonora sega anche se sia andato o no alla ruota della fortuna. La simpatia la riservo ai miei amici, Ai politici  chiedo altro, soprattutto che si occupino di gestire in modo più equo la cosa pubblica.

21 gennaio 2014

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